06.11.2013 17:01

La "religione delle illusioni"

Ugo  Foscolo vive in un periodo delicato della nostra storia, un periodo di crisi, di passaggio. Fatti importanti sconvolgono la società europea: rivoluzione francese, imprese napoleoniche, Restaurazione, società segrete e movimenti liberali...

Essendo un intellettuale molto sensibile ed impegnato, egli vive il dramma spirituale della sua generazione, una generazione combattuta fra ideali rivoluzionari e desiderio di pace, fra materialismo ed ansia religiosa, fra razionalismo ed idealismo, fra arte neoclassica e tendenze romantiche...

Ugo Foscolo da fanciullo riceve un’educazione cristiana, ma in seguito  aderisce pienamente alle filosofie illuministiche: si sente razionalmente ateo e materialista. Per lui sono valide solo le conoscenze che derivano dai sensi e dalla ragione; l’universo è un meccanismo che si autoregola: un ciclo perenne di nascita, morte e trasformazione della materia; e l’uomo è un semplice ingranaggio di questo organismo: si muove ed agisce in base a forze meccaniche. Ogni forma di  vita è  caratterizzata da una continua trasformazione della materia,  sottoposta alle leggi della natura ed all’azione del tempo, che tutto travolge e distrugge.

L’uomo, dunque, vive in un mondo senza speranze, senza verità assolute, senza entità ultraterrene. La vita è un drammatico errare senza scopo verso il “nulla eterno”.

Da ciò deriva il radicato pessimismo del poeta, la sua disperata angoscia esistenziale.

La Ragione è l’unica facoltà di cui l’uomo dispone per tentare una spiegazione della vita e del mondo circostante , ma non è in grado di svelare questi misteri.

Foscolo intuisce che una vita basata solo sul materialismo esasperato, sarebbe un’esistenza vuota e squallida. Egli avverte il fascino del trascendente, l’ansia di infinito,  avverte la necessità di credere in più alti ideali, negli ideali, di verità, libertà, giustizia, patria, bellezza, amore... 

La fantasia, infatti, è in grado di fornire all’uomo degli ideali capaci di dare alla sua vita un ben diverso valore rispetto a tutte le altre cose dell’universo e capaci ancora di proiettarlo nel passato e nell’avvenire, appagando la sua sete di eternità. Gli ideali capaci di dare un senso ed un valore alla vita dell’uomo sono la Libertà, la Giustizia, la Patria, la Famiglia,l’Amore, l’Eroismo, ma soprattutto la Poesia, che è capace di sfidare i secoli perpetuando la memoria degli Eroi del pensiero e dell’azione.

Questi ideali costituiscono i valori più alti della vita umana e sono di ispirazione al pensiero ed all’azione dell’uomo, dandogli così la dignità di protagonista della  propria storia personale e di quella del proprio tempo.

La Ragione considera questi ideali niente altro che delle “illusioni” e anch’egli si rende perfettamente conto che tali valori sono  solo illusioni momentanee (l’amore prima o poi finisce; la bellezza sfiorisce; gli ideali politici non si realizzano...) ma vi si aggrappa lo stesso con passione perché  anche se  le illusioni cui si affida non potranno mai realizzarsi nella realtà, lo sforzo che l’uomo compie per conseguirle conferisce un senso alla sua esistenza e rende la vita degna di essere vissuta.

Nell’animo del poeta il conflitto tra ragione e sentimento non si placò mai  e segnò con un atteggiamento dolente , ma fiero e dignitoso la nota dominante della sua poesia.
 

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