Riferimenti alla storia dell'arte
ll" bacio" di HAYEZ
L’opera divenne presto simbolo delle lotte risorgimentali e dell’idea comune di nazione e di libertà che si andavano diffondendo insieme agli ideali risorgimentali .
Dell’opera si conoscono quattro versioni. La più nota fu presentata a Brera nel 1859, tre mesi dopo il trionfale ingresso a Milano di Vittorio Emanuele II e dell'alleato Napoleone III, vincitori della guerra d'indipendenza contro l'Austria; il quadro testimoniava l'unione delle due nazioni sorelle, l'Italia e la Francia, contro l'oppressore per la nascita di un nuovo stato indipendente.
La seconda versione è conservata oggi in collezione privata ed è di modeste dimensioni.
Il messaggio politico, rappresentato soprattutto dai colori degli abiti dei due personaggi, venne reso ancora più evidente dall'artista nelle versioni successive del dipinto: in quella presentata a Parigi nel 1867 possiamo notare l’inserto del panno bianco, un velo caduto, e la scelta di un verde acceso per il risvolto interno del mantello dell’uomo, più smorzato nella versione di Brera. Il bianco ,con il verde, il rosso della calzamaglia dell’uomo e la veste azzurra, incrociati, sono i colori che vanno a comporre le bandiere delle due nazioni sorelle, Italia e Francia, la cui alleanza aveva reso possibile la vittoria contro gli Asburgo.
Ma è la versione del 1861 a rappresentare il raggiungimento dell’ideale unitario. Con l’impresa dei Mille l’Italia aveva dimostrato di poter fare a meno della Francia. Viene quindi tralasciato il riferimento all’azzurro dell’abito femminile, ora una serica veste bianca, per lasciar posto ai soli colori del vessillo del neonato Regno d’Italia.
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