23.04.2014 21:29

Riferimenti alla storia dell'arte: Guernica

Guernica di Pablo Picasso è uno dei dipinti più famosi del mondo, oltre che uno dei più importanti capolavori realizzati dall’artista spagnolo. Di certo sappiamo che è ispirato al bombardamento della città basca di Guernica nel 1937 ad opera dell’aviazione tedesca durante la guerra civile spagnola: l’evento fece grande scalpore e Guernica in qualche modo divenne una città simbolo delle atrocità della guerra, anche perché è stato il primo bombardamento aereo.  C’è da notare che quello era giorno di mercato e di conseguenza dalle campagne vicine affluivano tante persone, questo ovviamente aumentò notevolmente il numero di vittime tra la popolazione.

Venuto a conoscenza dell’episodio, Picasso volle esprimere la sua rabbia e far conoscere al mondo le atrocità che avvenivano nel suo paese, con un’opera che avrebbe presentato all’esposizione mondiale di Parigi nel padiglione spagnolo.

Al di là delle possibili interpretazioni delle varie figure, Guernica esprime con forza e mostra gli orrori della guerra. Di fatto è un’opera senza tempo che si potrebbe applicare a tutte le guerre. Ma proviamo comunque ad esaminare i vari dettagli per una possibile interpretazione.

Comincio dall’utilizzo dei colori: il quadro è sostanzialmente monocromo, a mio avviso il riferimento va chiaramente alle foto dell’epoca che erano sviluppate in bianco e nero. Un po’ come se si trattasse di un documento, di una testimonianza diretta.

La scena si svolge in una strada o in una piazza della città di Guernica: per quanto stilizzati si vedono case e palazzi in fiamme a causa delle bombe. Seguendo la direzione di lettura canonica da sinistra a destra si incontra una donna che urla di dolore con in braccia il figlioletto morto. Ricorda le rappresentazioni della Pietà con la Madonna che tiene in grembo Cristo appena deposto dalla croce. L’immagine è piuttosto forte grazie sopratutto al collo e alla testa che si allungano verso il cielo, non si capisce se in un’invocazione o in un’imprecazione verso un nemico che non si vede direttamente ma si percepisce.

Sopra la donna c’è un toro, e qui già ci sono due possibili interpretazioni del tutto divergenti. Il toro potrebbe simboleggiare il popolo spagnolo (non a caso tuttora la sagoma stilizzata del toro rappresenta la Spagna) che assiste impotente a questo scempio oppure il toro è il nemico, è la causa del disastro, la brutalità (non a caso nei molti disegni preparatori Picasso ha realizzato anche l’immagine del minotauro, la creatura mezzo uomo, mezzo animale.)

Nel groviglio centrale c’è un cavallo agonizzante che si contorce dal dolore delle ferite e potrebbe rappresentare l’umanità sofferente. L’altro riferimento potrebbe essere legato alla corrida, dove in una delle varie fasi i cavalli entrano nell’arena con i picadores e spesso vengono incornati dal toro.

Il soldato caduto dovrebbe essere un riferimento ai soldati spagnoli fedeli alla repubblica e morti durante la guerra. A me viene in mente la celebre foto scattata l’anno prima di Guernica, dal reporter americano Robert Capa, con il soldato repubblicano che muore colpito in battaglia.

In alto c’è una lampadina elettrica, che rappresenta con tutta probabilità il sole, ma potrebbe anche essere un occhio che osserva. Mentre non dovrebbero esserci dubbi sulla donna con la lampada in mano che cerca di illuminare la scena. Rappresenta la verità che deve far luce sull’accaduto per renderlo visibile a tutti: tutti devono conoscere le atrocità che vengono commesse in Spagna.

In basso a destra c’è un’altra donna che sembra rialzarsi da terra e guarda verso il cielo per capire cosa sta succedendo. Viene di solito associata alla saggezza o alla scienza: cerca la luce e guarda verso l’alto. In altre parole cerca qualcosa che la aiuti a capire questo disastro.

L’ultima immagine è una delle più drammatiche: una donna che muore bruciata a causa delle fiamme che avvolgono anche la sua casa. Il riferimento artistico qui va alle immagini della Maddalena ai piedi della croce, o nel compianto di Cristo, quando manifesta il suo dolore alzando le braccia al cielo in segno di disperazione.

Al di là delle molte possibili interpretazioni delle singole figure, Picasso in Guernica comunica in modo immediato l’orrore e la sofferenza provocati dalla guerra, da qualsiasi guerra e probabilmente la sua genialità sta anche in questo: nell’aver creato, pur facendo riferimento ad un fatto storico ben preciso, un capolavoro che parla un linguaggio valido in ogni tempo e in ogni luogo.

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